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Acquistiamo un determinato prodotto perché gli attribuiamo un significato, che dipende dal quadro di riferimento in cui esso è contenuto. Al variare di questo quadro, cambia anche il significato dell'oggetto. Questo fenomeno è chiamato ristrutturazione ed ha due regole principali: l'informazione precedente influenza quella successiva; un'informazione in più o in medo modifica completamente il modo di analizzare una situazione, poichè la mente non riesce a processare tutte le informazioni.

Da ciò notiamo che:

  •     l'aggiunta di un'informazione porta al concetto di marca, poiché I sentimenti ed i pensieri attribuiti influenzano i comportamenti del consumatore(ad esempio un'etichetta modifica la percezione di un abito).
  •     il sottrarre un'informazione eliminia dei dettagli perché non riusciamo a contenere tutti i dati. A seconda del nostro umore, scegliamo se ricordare elementi positivi o negativi del prodotto, decidendo il nostro amore/odio per il suddetto.

Quindi, per entrare nella mente del consumatore bisogna capire i suoi pensieri ed il suo modo di analizzare gli oggetti, ovvero il suo schema logico, composto da:​

  1.     Pensieri o concetti; il modo di concepire le caratteristiche di un prodotto, che non devono necessariamente corrispondere alle sue reali caratteristiche.
  2.     Costrutti; sono più pensieri o concetti organizzati insieme(reti o schemi di pensieri).
  3.     Schemi consensuali; ovvero gli schemi comuni a più persone per capire le cose(il modo in cui un gruppo vede una particolare cosa). Invitare i consumatori a parlare di un prodotto sotto forma di metafore può essere utile per raccogliere informazioni, dato che esse sono parte della realtà soggettiva, quella che guida le scelte inconsce.

Neural Marketing

Il Neural Marketing, tradotto in italiano con il termine Neuromarketing, è la disciplina che collega le neuroscienze al marketing.

Il neuromarketing è una disciplina che studia il consumatore per creare prodotti e pubblicità a sua misura.
Ma come fanno a studiare i nostri gusti quando nemmeno noi siamo davvero sicuri di cosa ci piace?

Di certo non avviene per caso.
Immaginiamo di essere al supermercato, davanti a noi prodotti su prodotti. Cosa scegliere? E perchè?
Il neuromarketing studia la nostra mente per capirlo e ovviamente, per invogliarci a comprare.

L'aspettativa stessa dell'acquirente porta la mente a focalizzarsi in una particolare direzione, tant'è vero che una regola della mente è “ciò che ci si aspetta tende a realizzarsi”. Questo fenomeno, chiamato effetto placebo o profezia che si autorealizza, riesce in campo terapeutico a far migliorare un paziente con la solo influenza delle aspettative e in modo quasi del tutto simile funziona coi nostri acquisti. Questo perché ad un certo livello la nostra mente non riesce a distinguere tra realtà immaginata e realtà effettiva, e reagisce all’immaginazione come se fosse realtà. Ne deriva quindi che l'effetto placebo sia la causa della fedeltà ad una marca: nonostante un prodotto sia in tutto e per tutto uguale se non migliore del suo corrispettivo “firmato”, farà sempre sorgere dubbi poiché non presenta la suddetta marca.

Mente conscia

esegue

Mente inconscia

sceglie secondo la storia personale

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